SR. MARIA DEGLI ANGELI E L'ALLAMANO

mariadegliangeliUNA MISSIONARIA QUALIFICATA


All'alba del 24 gennaio 1974, festa di S. Francesco di Sales, il suo santo preferito, nell'allora Casa Generalizia di Grugliasco, all'età di 89 anni, si spegneva Sr. Maria degli Angeli Vassallo di Castiglione.

 

Giovane Juniore, molte volte l'avevo scorta nella tribuna della chiesa mentre curva e assorta in preghiera fissava intensamente il Tabernacolo. Bassa di statura (qualcuna la chiamava affettuosamente “piccola madre”), il volto segnato dagli anni e dalle fatiche missionarie e tuttavia rischiarato dagli occhi azzurri e vivi, Sr. Maria degli Angeli faceva parte del gruppo di giovani della “prima ora”, che si prpararono alla vita religiosa missionaria sotto la guida del Fondatore.

 

 

ACCOLTA DAL FONDATORE

 

Scrive Sr. Nazarena Fissore: «Sr. Maria degli Angeli fa parte, in modo eminente, della prima genuina tradizione. Nella nostra storia è destinata a rimanere membro qualificato delle origini e ad emergere, quale fiaccola orientatice delle future generazioni».

 

Sr. Maria degli Angeli nacque a Torino il 27 maggio 1884, dal cav. Pio Vassallo di Castiglione (lontano discendente dalla famiglia di S. Luigi di Gonzaga di Castiglione) e dalla contessa Lovera Di Maria Angelica, una famiglia conosciuta e stimata anche dall'Allamano. Dopo la morte della mamma avvenuta durante il parto a soli 44 anni, Maria Vassallo, con il padre, un fratello e cinque sorelle, si trasferì nel castello di Moretta (Cuneo) e lì, secondo gli usi dell'aristocrazia, viene istruita in casa da una istitutrice. Il 29 marzo 1911, all'età di 26 anni, Maria, accompagnata a Torino dal papà, venne accolta dal Fondatore alla “Consolatina”, in Corso Duca di Genova 49 , dove l'Istituto Missionarie della Consolata, nato solo da un anno, contava un gruppetto di postulanti e di novizie.

 

Il 21 novembre 1911 Maria Vassallo fu ammessa alla vestizione religiosa: in quell'occasione l'Allamano, con delicatezza paterna, non le tolse il nome di Maria, tanto caro a lei e al papà, ma la chiamò “Maria degli Angeli” (ilo nome di una beata carmelina di nobile famiglia torinese, che nel 1600 fondò il primo Carmelo Torino).

 

Il 2 luglio 1913, con altre sei novizie, suor Maria degli Angeli emise emise la professione religiosa i l3 novembre dello stesso anno, quando la superiora della “Consolatina”, suor Margherita de Maria, partì per il Kenya, il canonico Allamano le affidò la responsabilità della comunità. La giovane Superiora, sotto alla guida del Fondatore, che la incoraggiò: « per il tuo servizio acquista la forza e la virtù, specialmente l'intima unione con Dio e la più attiva carità », cresceva nella vita religiosa e missionaria e cercava di formare le Sorelle a lei affidate secondo gli insegnamenti e la spiritualità dell'Allamano.

 

Ne sei anni trascorsi alla “Consolatina”, suor Maria degli Angeli raccolse su taccuini le conferenze e gli insegnamenti dell'Allamano alle sue missionarie; pagine semplici contenenti argomenti e consigli relativi ai temi della formazione iniziale e dell'attività missionaria, che lei leggeva e rileggeva per assimilare lo spirito del Fondatore, viverlo e trasmetterlo alle giovani che sarebbero poi entrate a far parte di questa nuova Famiglia Missionaria. Madre Nazarena Fissore annota: « dietro alla sua modesta persona le Sorelle trovavano un valido sostegno, una guida del tutto conforme a quella del Can. Allamano».

 

 

IN MISSIONE

 

 

1l 1# dicembre 1919, suor Maria degli Angeli parte per il Kenya. Pur essendo lontana, non interrompe la comunicazione con il Fondatore, ma la continua e approfondisce attraverso la corrispondenza. Egli, nel salutarla, gli aveva chiesto di scrivergli le sue impressioni su ciò che vedeva, sperimentava, comprendeva o non riusciva ad interpretare. Dopo aver ricevuto le prime lettere, il fondatore incoraggiandola la esortava: «hai fatto bene a scrivermi come vedi le cose, aspetto da te frequenti lettere confidenziali. Io desidero, e essendo tale il mio dovere, pretendo che viviate nello spirito che vi ho infuso: spirito di fede, di carità e di delicatezza...[...]. Devi farti coraggio e procurare con le parole e ancor più con l'esempio di esortare e di mantenere tutte le sorelle nella volontà di perfezionarsi».

 

Intanto, gli Istituti fondati dall'Allamano si aprivano verso altre terre di missione: il 7 febbraio 1924 era partito il primo gruppo di suore per l'Etiopia, terra sognata a lungo dal Fondatore e per cui aveva scelto e preparato accuratamente le sue figlie. Nello stesso anno, su invito di P. Fide, Alcuni Missionari erano stati inviati in Somalia. Per guidare e accompagnare le suore in questa nuova “avventura” missionaria viene scelta come S.D. Suor Maria degli Angeli. Nel biglietto che le annunciava la nuova destinazione il Fondatore, con mano tremante, le inviò parole di incoraggiamento e la sua benedizione.

 

Ai primi di marzo del 1925, suor Maria degli Angeli lascia il Kenya per raggiungere la Somalia dove rimarrà fino al 1930. Tra le difficoltà della nuova missione, non si perse d'animo: lavorava e pregava silenziosamente con un ritmo calmo, sereno, costante ed equilibrato, ricordando le parole che il Fondatore aveva rivolto a lei e alle missionarie della “prima ora”: «Incentrate la vostra vita in Dio solo».

 

Il RITORNO

 

Nel 1930, inaspettatamente suor Maria degli Angeli venne richiamata a Torino. In Casa Madre il Visitatore Apostolico, Mons. E. Pasetto, la pose al fianco di Madre Felicina Fauda, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nominata S.G. dell'Istituto delle Missionarie della Consolata, il 22 gennaio 1929. Durante il tempo della visita Apostolica (4 anni) indetta da P. Fide per gli istituti fondati dall'Allamano, suor Maria degli Angeli affinò la sua sensibilità con intelligenza seppe dare il meglio di se:«Fu la perrsona preparata e riservata dalla provvidenza per far rivivere lo spitrito e i valori del Fondatore nella sua Famiglia».

 

Il 21 novembre 1934, il Visitatore Apostolico presentò alla comunità il decreto di Propaganda Fide che nominava Suor Maria degli Angeli Superiora Generale dell' Istituto, incarico ceh reggerà fin9o al 18 dicembre 1947.

 

Sotto la sua direzione, l'Istituto si sviluppò:«Suor Maria degli Angeli impresse all'istituto un sicuro, calmo, ma crescente movimento di spiritualità e di vita religiosa, di Zelo, di lavoro, di attività missionaria [...]. Trasmise nelle frequenti Conferenze, nelle Lettere Circolari in ogni occasione la spiritualità e l'insegnamento dell'Allamano, che aveva assimilato, trasformandoli in vita e trasfondendoli via via in noi» (Suor Nazarena Fissore).

 

«Suor Maria degli Angeli, con la sua spiccata personalità, la sua identificazione al carisma dell'istituto e allo stile del Fondatore, per le sue virtù umane è soprannaturale e per la lunga vita lascia nell'istituto orme profonde e un messaggio valido e significativo. Non molti ne sensazionali gli avvenimenti che hanno costellato la sua vita, forse del tutto comuni e quotidiani per noi missionaria, ma la loro rilettura ci permette di conoscere meglio le nostre radici e ci può aiutare a meglio ritrarre la nostra identità. Ripercorrere qualche volta il cammino a ritroso, non è assumere attegiamenti contrari all'evolversi dei tempi, ma piuttosto evidenziare meglio quel disegno di vita che, tracciato dall'Alllamano per ispirazione di vita appella anche noi ed esige di essere accolto e incarnato nella nostra esistenza, con vivo senso di responsabilità» (Suor Nazarena Fissore).

 

Per me, rileggere il breve profilo di Suor Maria degli Angeli tracciato da Suor Nazarena è stato come ritornare alle sorgenti della nostra Famiglia e riscoprire l'Istituto e la forza che avevano guidato il Fondatore all'inizio. Ora tocca a noi continuare il Cammino.

giuseppeallamano.consolata.org