NOVENA AL BEATO GIUSEPPE ALLAMANO

Impariamo dagli esempi di vita del Beato Giuseppe Allamano e chiediamo la sua intercessione

 

1° Giorno - Il Signore mi chiama oggi

La mia più grande consolazione è di aver sempre fatto il possibile per seguire la vocazione che il Signore mi aveva data. Da giovane avevo due fratelli: uno studiava medicina e l'altro legge; volevano che studiassi anch'io come loro. Ma io ho risposto: No, io voglio essere sacerdote! Volevano almeno che prendessi la licenza liceale e Mons. Gastaldi non era contrario. Ho guardato un poco i loro libri, e poi mi sono stufato e ho detto: Adesso il Signore mi vuole, chi mi assicura che da qui a tre anni il Signore mi chiamerà di nuovo? E ho fatto gli studi in seminario e sono contento. Dovrei stare in ginocchio tutta la vita con la testa china, per ringraziare il Signore della vocazione. (Allamano) 

Riflessione e proponimento

  • · Signore, che cosa vuoi da me oggi? Allarga il mio cuore affinché sia sempre pronto a fare ogni giorno la tua volontà.
  • · Dammi, Signore, una determinazione simile a quella del Beato Allamano nella realizzazione della vocazione che mi hai dato, segno del tuo amore per me.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega me.

 

2° Giorno - Nel tuo nome getterò le reti

Dieci anni fa avevo incorso una gravissima malattia che mi portò fino alle porte del paradiso, donde fui ricacciato qui in terra, perché non ne ero ancora degno; il nostro Card. Arcivescovo veniva a trovarmi quasi tutte le sere, e siccome avevamo già parlato di questa istituzione, gli dissi: - Sicché ormai all'Istituto penserà un altro. E lo dicevo contento, forse per pigrizia di non sobbarcarmi ad un tale peso. Egli però mi rispose: No, guarirai, e lo farai tu. E sono guarito. Andai poi a Rivoli, e là, il giorno di S. Fedele da Sigmaringa (di cui sono sempre devoto in modo speciale dal Seminario) posi sull'altare una lunga lettera in cui si decideva la fondazione: celebrai la Messa in onore del Santo, indi andai a impostare la lettera che inviavo al Cardinale Arcivescovo. (Allamano) 

Riflessione e proponimento

  • · Chiediamo al Signore che accresca la nostra fede e fiducia in Lui che è nostro Padre provvidente. Ho fiducia nel Signore nei momenti difficili della mia vita?
  • · Donami, Signore, di imitare la grande fede del Beato Allamano in ogni situazione della vita.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega me.

 

3° Giorno - Per più di un mese la “Consolatina” rimase chiusa e vuota

Partiti i primi missionari per l’Africa, partirono anche subito per le loro case i pochi rimasti, così la piccola casa madre (Consolatina) rimase vuota; dopo alcuni giorni ho chiuso la porta, mi sono messo le chiavi in tasca, le presentai alla Consolata e, pregando ogni giorno ai suoi piedi, le dissi che l’opera era sua, le chiavi erano sue, le missioni erano state da lei volute, che pensasse lei ad ispirare vocazioni missionarie, a riaprire la casa. Così nella preghiera io passavo tranquillamente i miei giorni aspettando divedere ciò che la SS. Consolata avrebbe fatto per le sue missioni. Però avendo anche un po’ di trepidazione per i cari missionari partiti, temevo di non potere poi presto aiutarli con altro personale. Ed ecco che subito dopo otto nuovi missionari sono entrati in questo Istituto. (Allamano)

Riflessione

  • Sono convinto che l’adesione alla volontà di Dio mi dia la forza per superare i momenti difficili che sembrano non avere una via d’uscita. Ripenso ad alcune istanze in cui  mi sono forse trovato nella situazione del Beato Allamano…
  • Come affronto, nella preghiera, le situazioni difficili della mia vita?

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega per me.

 

4° Giorno - Voglio roba scelta

Ricordo la visita che ci fece il Cardinal Cagliero, da poco giunto dalle missioni d’America. Egli si intrattenne con la comunità in salone e fra l’altro ci spronava a fare un po’ di propaganda presso le nostre amiche e conoscenze affinché si decidessero ad entrare nell’Istituto perché le missioni avevano bisogno di apostole; e così dicendo ci insegnava anche il modo e il discorsetto da fare. Noi eravamo tutte raggianti e piene di entusiasmo a tali incitamenti; ma presto il nostro entusiasmo si calmò perché il Padre, un po’ scostato dietro il cardinale ci faceva un segno negativo con il dito e col capo e le sue labbra sussurravano un ‘no, no, no’. In conferenza poi ci disse “Ogni spirito… ma questo non è il nostro spirito”. (Una Missionaria)

In seguito l’Allamano commentò: avete sentito cosa ha detto il Cardinale della propaganda? Secondo lui bisogna far venire tutti! Adagio… Tutti i giorni ci sono delle domande; io ne accetto poche. Mi dicono che non le voglio; non è vero; io le provo. Voglio roba scelta!

Riflessione

  • Riesco a vivere nella mia vita lo “stile” dell’Allamano: roba scelta, pochi ma di prima qualità, non il numero ma la qualità? Come posso esprimere questo suo “stile”?
  • Quale segno del dito farebbe il Beato Allamano oggi, guardando al mio agire quotidiano?

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega per me.

 

5° Giorno - La messa era il centro della sua giornata sacerdotale

Il Canonico Allamano era sacerdote di grandi virtù sacerdotali. Era ammirabile nella pietà, che rifulgeva in modo speciale nella celebrazione della S. Messa. Nessuna cosa od occupazione lo dispensava da una buona preparazione e da un fervoroso ed accurato ringraziamento, che spesso prolungava fino all'ammirazione di quanti lo avvicinavano.

Per conto mio attesto che mi sono formato allo spirito ecclesiastico anche solo nel mirarlo a celebrare la S. Messa, nel vedere la sua compostezza e fervore mentre pregava.

La Messa celebrata da lui era veramente un mistero d'amore. All'elevazione era mia abitudine guardarlo, perché gli veniva sempre un sorriso sincero come se sorridesse a qualcuno. Ho notato che nella celebrazione sembrava un angelo. (Testimoni) 

Riflessione

  • · Com’è la mia Messa? La considero il centro, fonte e culmine della mia vita?
  • · Signore, dammi un cuore eucaristico, traboccante d'amore per te e per i miei fratelli e sorelle!

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega me.

 

6° Giorno – Sentirci figli e figlie della Madonna

La pietà mariana non è solo garanzia di predestinazione, ma anche di santificazione. Chi vuole giungere alla santità senza la Madonna, vuol volare senza ali. Più ricorriamo a Lei per avere grazie e santità, e più facciamo piacere a nostro Signore. Tutti i santi furono devoti della Madonna. La più bella omelia di S. Girolamo è quella sulla Madonna. Non avrei mai creduto che questo santo piuttosto rustico fosse tutto tenerezza nel parlare di Lei. S. Bernardo dice che la Madonna è fonte e canale. È fonte di grazia, basta andare a prenderla; ed è canale, perché tutte le grazie passano da Lei. Ciò che Dio può per onnipotenza, la Madonna può con la preghiera. La Madonna è onnipotente per grazia. In Dio e con Dio può tutto. È tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie. Al dire dei santi, Ella è l’onnipotenza supplichevole. (Dagli insegnamenti dell’Allamano)

Riflessione

  • Quale posto ha la Madonna nella mia vita? Nutro per lei una fiducia simile a quella dell’Allamano?
  • Quali espressioni di devozione mariana prediligo e perché? Come posso migliorare il mio rapporto con la Madre di Gesù?

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega per me.

 

7° Giorno - Quel coretto sia la nostra gioia

L’Allamano faceva frequenti e lunghe visite a Gesù Sacramentato dai coretti del Santuario e, durante le medesime, si intratteneva in fervida preghiera. Anche alla sera, prima del riposo, di quando in quando si recava dai coretti a fare la visita. Così che quando io lo cercavo e non lo trovavo in camera o nel suo confessionale, ero certo di trovarlo in preghiera nei coretti del santuario, che gli offrivano, data la loro ubicazione, situati a pochi passi dalla sua camera, l’occasione propizia di espandere il suo cuore dinnanzi a Gesù Sacramentato, e trattenersi con Lui in fervido colloquio. (C. Scovero)

“Va sul coretto che dà nel santuario e fa compagnia alla SS. Consolata e a Gesù Sacramentato. Quando sono libero ti faccio chiamare” (G. Cravero)

Riflessione

  • Il Fondatore si è creato i suoi luoghi di preghiera. Quali sono i miei? Quanto li frequento? Sono convinto che senza preghiera non ci può essere vera vita cristiana?
  • Esiste anche nella mia vita una speciale predilezione per l’Eucaristia e la Madonna Consolata?

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega per me.

 

 

8° Giorno – Un sospiro di soddisfazione…

Avendo noi detto al Papa che il nostro apostolato non consiste soltanto nei catechismi, ma che, come introduzione e in parallelo ad esso, ci occupavamo pure della salute e del progresso materiale degli africani, sia con le cure degli ammalati, sia con l’abituarli al nostro tipo di lavoro, Sua Santità diede un sospiro di soddisfazione: “Ma bene, ma bene, fateli laboriosi e saranno anche dei buoni cristiani”.

In seguito l’Allamano commentava: “Noi non abbiamo fatto altro che mettere in pratica il consiglio datoci da S. S. Papa Pio X nelle udienze concesseci. Fu lui l’ispiratore, fu lui che insistette che i missionari non si accontentassero di evangelizzare, battezzare, ma prima di tutto lavorassero la terra insegnando l’agricoltura agli indigeni” (F. Gaberutti).

Riflessione

  • Il metodo apostolico dei primi missionari della Consolata si riflette oggi il metodo della “nuova evangelizzazione”: annuncio dell’amore di Dio che salva e dono di sé al prossimo, particolarmente ai più poveri.
  • Come posso applicare il metodo voluto dall’Allamano alla mia vita di ogni giorno?

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega per me.

9° Giorno – Santità di vita

«È certo che io ebbi fin da principio l'impressione di aver veduto e parlato con un santo, parlando e vedendo e trattando col can. Allamano. […]. Ho veduto in lui non la santità delle cose straordinarie, che è piuttosto la santità “ad extra”, ma la “vera santità”, cioè quella interna, personale, che si manifestava all'esterno nella decorosa nobiltà del portamento, congiunta con modestia e umiltà; gravità nell'incedere senza fasto o rudezza o rigidità; graziosità sobria nel parlare, temperanza nei gesti, riverenza nel trattare con tutti, temperanza nel ridere, nel discorrere e tutto con la più grande naturalezza, e non solo qualche volta, ma continuamente, in ogni circostanza, con qualunque persona, in ogni luogo. […].

Sembrava che avesse davvero l'aureola della santità attorno a sé, ché difatti da tutta la sua persona traspariva come un fluido spirituale, e all'esterno veniva rispecchiata la grandezza, la bellezza, lo splendore della sua anima. Ma come fare a descriverlo? Bisogna averlo veduto! Chi l'ha veduto ha visto un uomo tutto di Dio […]. Sapeva di essere nipote di un santo [Giuseppe Cafasso] e voleva ad ogni costo essere santo anche lui, diceva, e ci riuscì» (G. Cravero)

Riflessione

  • Giuseppe Allamano credeva che la santità fosse la prima e vera vocazione di ogni cristiano. Come vivo io la chiamata alla santità? Uso tutti i mezzi per raggiungerla?
  • “Essere straordinari nelle cose ordinarie”: questo fu il suo segreto. Qual è il mio?

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

Beato Giuseppe Allamano, prega per me.

 

Preghiera per chiedere la canonizzazione del Beato G. Allamano

Dio nostro Padre,

ti ringraziamo per aver annoverato

Giuseppe Allamano tra i Beati della Chiesa.

Egli ha fatto risplendere tra di noi

la tenerezza della tua paternità;

ha onorato Maria Consolata

come madre piena d’amore

e ispiratrice della Missione tra i popoli.

Ti chiediamo ora di donare alla Chiesa

la gioia di venerarlo tra i santi

come testimone esemplare

dell’annuncio di Gesù e del suo vangelo.

Umilmente ti supplichiamo

di esaudire per sua intercessione

quanto il nostro cuore, con fiducia, ti chiede.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

giuseppeallamano.consolata.org