PELLEGRINAGGIO ALLA TOMBA DEL SERVO DI DIO GIUSEPPE ALLAMANO

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Nota: questa celebrazione può essere utilmente fatta anche da chi non si trova a Torino. Basta portarsi con lo spirito di fronte al sarcofago che custodisce le spoglie del Beato Giuseppe Allamano.

 

La visita alla cappella dove si conservano le spoglie del Servo di Dio Giuseppe Allamano è atto di fede e di amore, riconoscendo l'iniziativa mira bile di Dio, che distribuisce i suoi doni agli uomini per l'edificazione del corpo mistico di Cristo. E' un gesto di amore filiale verso colui che ha manifestato la paterna bontà di Dio, come ministro di misericordia, collaboratore fedele nella diffusione del lieto annunzio della salvezza, padre pietoso e provvido delle necessità degli uomini, specialmente dei più poveri e bisognosi.

Alla tomba del loro Fondatore, i missionari e le missionarie della Consolata attingono forza e coraggio, rinnovano l'impegno a continuarne l'opera
nella evangelizzazione e a viverne lo spirito, che è garanzia di autenticità.

Il pellegrinaggio può essere fatto in comune o individualmente, in un clima di riflessione e di preghiera

Lo schema proposto può servire per l'una e l'altra circostanza e, con opportuni adattamenti, anche per una riunione di riflessione e di preghiera sul Fondatore.

 

CELEBRAZIONE

Canto d'inizio

Cantate al Signore un canto nuovo (Nella Casa del Padre, n.9)

oppure :

Lodate Dio, schiere beate del cielo (Ibid., n. 41)

o un altro canto adatto

 

Saluto

Chi presiede saluta l'assemblea :

Benedetto sia Dio Padre,

che è glorificato nei suoi servi.

R. A lui la gloria e l'onore nei secoli.

oppure :

La grazia e la pace di Dio nostro Padre

e del Signore nostro Gesù Cristo

sia con tutti voi.

R. E con il tuo spirito.

 

Monizione

Chi presiede presenta lo scopo della celebrazione, con queste o altre

parole :

Il giorno della nascita al cielo del Servo di Dio Giuseppe Allamano

è anniversario di famiglia. Risveglia in noi la pietà, la

riconoscenza, l'impegno di tenere viva la fiamma apostolica

da lui accesa e di vivere la nostra vocazione secondo il suo

spirito. E' questo uno dei mezzi di rinnovamento, perché ci

ricollega al disegno di Dio docilmente seguito dal Fondatore.

Egli stesso ne era cosciente. Diceva: "Il Signore dà a me lo

spirito da comunicare a voi. Sì, io lo ricevo dal Signore. Voglio

spirito di tede, di semplicità, quello spirito che apprezza

le cose piccole, che fa tutto bene ... Nelle comunità talora si

sente il lamento che non c'è più lo spirito della fondazione

Invece di questi inutili lamenti, ed invece di pretendere la perfezione

negli altri, ognuno pensi sul serio a procurare la perfezione

in sé stesso. Se così tutti facessero, lo spirito ritornerebbe

in tutta la comunità" ( Lett. 15 ottobre 1921).

 

Preghiera

Dopo qualche istante di silenzio, chi presiede dice la preghiera :

Preghiamo.

O Padre, fonte di ogni bene,

salga a te il nostro inno di lode

per i doni che hai concesso al tuo servo Giuseppe Allamano,

Sacerdote della nuova Alleanza,

pietra viva e salda in Cristo,

egli fu nella tua Chiesa servo della Parola,

dispensatore dei divini misteri,

ministro della tua Consolazione,

guida saggia e prudente delle anime nella ricerca della

tua volontà.

Sollecito del tuo Regno,

divenne per noi padre e maestro,

perché, percorrendo le vie del mondo,

annunciamo a tutti gli uomini la buona novella.

Concedi a noi, Signore,

di continuare la sua presenza

di cercare te sopra ogni cosa,

di amare gli uomini

per i quali hai inviato il tuo Figlio

e di cooperare come Maria all'opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore.

 

Salmo 117

Il Signore ci ha dato un padre. "Egli poteva scegliere uno più
dotto e più capace, ma uno che vi amasse di più non credo"

(G. Allamano)

Ant. Non morrò, ma vivrò

e annunzierò le opere del Signore.

 

SALMO 117
(1.5, 14.17 18, 19 20, 28 29)

Celebrate il Signore, perché è buono; *

eterna è la sua misericordia.

Nell'angoscia ho gridato al Signore, *

mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. [Ant]

Mia forza e mio canto è il Signore, *

egli è stato la mia salvezza.

Non morirò, resterò in vita *

e annunzierò le opere del Signore.

Il Signore mi ha provato duramente, *

ma non mi ha consegnato alla morte. [Ant.]

Apritemi le porte della giustizia : * entrerò a rendere grazie al Signore.

E' questa la porta del Signore, * per essa entrano i giusti. [Ant.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, * sei il mio Dio e ti esalto.

Celebrate il Signore, perché è buono; * eterna è la sua misericordia. [Ant.

Gloria al Padre. Come era.

Ant. Non morrò, ma vivrò

e annunzierò le opere del Signore.

Per il canto del salmo e dell'antifona : ved. a pag. 11.

 

Letture

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi

(3, 12 15)

Fratelli,

Rivestitevi come amati da Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievol mente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori. perché

ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti.

Parola di Dio.

R. Rendiamo grazie a Dio.

 

Dopo qualche momento di riflessione, quasi a commento della parola di Dio per noi, si leggono alcuni pensieri del Servo di Dio Giuseppe Allamano.

 

Dalle conversazioni spirituali del Beato Giuseppe Allamano

L'Istituto non è un collegio, neppure un seminario, ma una famiglia. Siete tutti fratelli; dovete vivere insieme; prepararvi insieme, per lavorare insieme tutta la vita.

Nell'Istituto dobbiamo formare una cosa sola.

Amarci fraternamente: dolori di uno, dolori di tutti; interesse di uno, interesse di tutti. Se in una comunità tutti cercassero di fare piacere agli altri, sarebbe certo

una comunità ideale.

Vorrei poter dire: ci mancheranno tante virtù, ma la

carità c'è. Dal Paradiso manderò, poi, dei fulmini, se vedrò che mancherete di carità. Voglio che ci sia una

carità fiorita.

Sbaglierebbe chi dicesse "sono venuto per farmi missionario e basta". No, mio caro, non basta affatto. Prima di tutto sei venuto per farti santo ... Le anime si salvano

con la santità. Voler fare buoni gli altri senza esserlo noi, è volere l'impossibile. Nessuno può dare ciò che non ha. Potremo amministrare un sacramento anche se non santi, ma convertire le anime no. Prima, dunque, santi

poi missionari; un fine aiuta l'altro ... Vi voglio santi, e, come missionari, santi in modo superlativo.

Certa gente cerca sempre le cose grandi, straordinarie. Non è cercare Dio, perché egli è tanto nelle cose grandi come nelle cose piccole: perciò bisogna stare attenti a fare tutto bene. I Santi sono santi non perché hanno fatto miracoli, ma perché hanno fatto bene tutte le cose.

 

Silenzio di meditazione o omelia.

Risposta alla Parola — cf. Gv 17

V. Padre, per questo mi hai mandato :

per dare la vita eterna a tutti coloro che mi hai dato.

R. Questa è la vita eterna :

che conoscano te, il solo vero Dio,

Colui che hai mandato Gesù Cristo.

V. Ho fatto conoscere il tuo nome, o Padre,

lo farò conoscere,

R. affinché l'amore con il quale mi hai amato sia in loro.

Canto : Dov'è carità e amore.

Supplica

Lodiamo Dio, sorgente di amore, che vuole salvi tutti gli uomini e acclamiamo, dicendo :

Gloria a te, nei secoli !

 

Noi ti lodiamo, Signore Dio Padre, sorgente di ogni bene, che hai ispirato al tuo servo Giuseppe Allamano di cooperare al l'opera della salvezza e fa' che siamo sempre fedeli al suo carisma, continuando con generosità la sua missione nella Chiesa.

R. Gloria a te nei secoli.

 

Noi ti lodiamo, Signore Gesù Cristo, che hai fatto bene tutte le cose e hai annunciato ai poveri la buona novella; fa' che perseveriamo nella nostra vocazione e siamo fiduciosi ministri della tua parola.

R. Gloria a te nei secoli.

 

Noi ti lodiamo, Spirito Santo, che hai inondato della tua luce Giuseppe Allamano per essere sacerdote e missionario e gli hai dato un cuore di padre; rendici docili alla tua parola e fedeli continuatori del suo spirito.

R. Gloria a te nei secoli.

 

A te, Signore, affidiamo le fatiche dei missionari, il sacrificio dei benefattori, la vita di, coloro che ci hanno preceduti, la sofferenza redentrice dei malati; fa' che conserviamo l'unità dello spirito in comunione con i pastori, i nostri superiori e quanti sono posti a nostra guida.

R. Gloria a te nei secoli.

 

(Intenzioni particolari o personali)

Tutti : Padre nostro, che sei nei cieli ...

Chi presiede o, se lo si crede opportuno, tutti insieme, recitano, a conclusione delle intercessioni, la preghiera per la glorificazione del Beato Giuseppe Allamano:

 

Amabilissimo Gesù, che tutti gli uomini vuoi salvi e per tutti hai sparso il sangue sulla croce, trasfondi in noi quello zelo, da cui infiammato il tuo fedel servo Giuseppe Allamano, lavorò alla fondazione e direzione di due Istituti missionari.

Dègnati di mostrare, o Gesù, quanto cara al tuo divin Cuore sia la nostra cooperazione alla evangelizzazione, col glorificare sulla terra, se è secondo la tua gloria e il bene delle anime, colui che noi riteniamo già glorificato in cielo, e concedici quei favori che sollecitiamo per sua intercessione.

Amen.

 

Saluto a Maria

La celebrazione termina con l'invocazione Mariana. All'ombra del Santuario della Consolata, l'Allamano visse il suo ministero sacerdotale per 46 anni, da Lei venne l'ispirazione alle Missioni.

Chi presiede introduce il canto con queste o simili parole:

"Fate tutto per Gesù, niente senza Maria. E' la nostra Madre, e noi suoi figli. Sì, madre tenerissima, che ci ama come la pupilla dei suoi occhi, che ideò l'Istituto, lo sostenne ed è sempre pronta a tutti i nostri bisogni" (G. Allamano)

A Lei rivolgiamo con fiducia filiale la nostra preghiera.

Si esegue un canto mariano

Salve, Regina

oppure : Sub tuum presidium

oppure : L'anima mia magnifica il Signore

Conclusione

Chi presiede conclude la celebrazione con le parole del Fondatore:

"Il Signore mi ha conservato per voi ... Con il suo aiuto ho lavorato sia alla Consolata che qui e per l'Africa. Adesso sta a voi compiere i disegni di Dio. Non posso fare io tutto; a ciascuno la sua parte. Ciascuno deve divenire un apostolo del Signore, un missionario della Consolata e quindi corri spondere a tutte le grazie che il Signore ci ha destinate da tutta l'eternità.

Pensateci a queste cose, allora non vi sarà facile perder vi per via".

Questa la consegna del Fondatore, questo il nostro impegno sulla sua tomba.

E ci benedica e ci protegga Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.

R. Amen.

 

E ognuno si reca individualmente a pregare presso la tomba del Beato Giuseppe Allamano.



pENTAGRAMMA

giuseppeallamano.consolata.org